Sinner e il caso doping: il direttore generale della Wada dichiara: «Nessuna decisione prima del 2025».

Sinner e il caso doping: il direttore generale della Wada dichiara: «Nessuna decisione prima del 2025».

  • Sport
  • Dicembre 20, 2024
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Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) non prenderà alcuna decisione prima del 2025. Il numero uno del mondo potrebbe iniziare la nuova stagione senza conoscere ancora l’esito del caso. Tutto rimandato al prossimo anno. La pronuncia del Tas sul caso di doping che coinvolge Jannik Sinner non avverrà prima del 2025, come confermato dall’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) in una dichiarazione all’Afp. «Non ci sarà alcuna decisione entro la fine dell’anno», ha dichiarato Olivier Niggli, direttore generale della Wada, in un’intervista, riguardo alla vicenda che l’Agenzia ha riaperto con un ricorso al Tas contro la decisione dell’Itia di scagionare il tennista per la positività al Clostebol riscontrata nel marzo 2024. «La decisione iniziale non ha rilevato alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che l’atleta ha comunque delle responsabilità verso chi lo circonda», ha spiegato Niggli. «Questo è il punto giuridico che sarà discusso al Tas. Non mettiamo in discussione l’ipotesi di contaminazione, ma riteniamo che l’applicazione delle normative non corrisponda alla giurisprudenza», ha aggiunto. Nonostante i cambiamenti nelle normative sulla contaminazione accidentale e sulle quantità minime ammesse di sostanze proibite, fissate per il 2027, la Wada ribadisce la necessità di «proteggere gli atleti». «Personalmente, trovo che la protezione della reputazione di un atleta debba essere la nostra priorità», ha proseguito Niggli, sottolineando che oggi la reputazione può essere danneggiata molto rapidamente, soprattutto sui social media. Sinner, dunque, potrebbe iniziare la stagione 2024, con gli Australian Open previsti dal 12 al 26 gennaio, senza aver ancora appreso il verdetto finale.

La vicenda
Ad aprile, Sinner è risultato positivo a un controllo antidoping per una contaminazione da Clostebol, probabilmente avvenuta durante un massaggio del fisioterapista Giacomo Naldi. L’incidente ha comportato una multa di 300.000 euro e la perdita di punti ATP, portando il tennista a licenziare Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara. Il 19 agosto, l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis aveva scagionato il tennista italiano da ogni responsabilità, ma l’appello della Wada al Tas ha riaperto il caso, e la decisione finale arriverà solo nel 2025.

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