
Morto Matteo Brigandì, storico avvocato di Umberto Bossi ed ex parlamentare della Lega
- Politica
- Dicembre 19, 2024
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È morto Matteo Brigandì, storico avvocato della Lega Nord durante la presidenza di Umberto Bossi. La notizia è stata diffusa da La Nuova Padania, che ha riferito come il legale sia deceduto dopo una lunga malattia. Brigandì, originario di Messina e trasferitosi a Torino, aveva 72 anni. Senatore e deputato per la Lega, è stato anche membro del Consiglio superiore della magistratura.
Negli ultimi anni, Brigandì è stato protagonista di una battaglia legale contro il partito di Matteo Salvini. Solo pochi giorni fa, il tribunale civile di Milano ha condannato la Lega Nord per l’indipendenza della Padania a pagare 3 milioni di euro all’avvocato a titolo di compensi professionali. Oltre due anni fa, Brigandì era stato assolto dall’accusa di patrocinio infedele e autoriciclaggio, ribaltando la condanna di primo grado. L’accusa riguardava il decreto ingiuntivo ottenuto da Brigandì contro il Carroccio per assicurarsi il pagamento di 1,9 milioni di euro per la sua attività legale. L’accusa di autoriciclaggio si riferiva invece al trasferimento di 1,67 milioni di euro in una banca in Tunisia.
I giudici avevano spiegato che “nessun danno era stato arrecato alla Lega, poiché i vertici del partito, in particolare Bossi e Salvini, avevano riconosciuto il credito di Brigandì”, che era stato contestato solo da Maroni durante il suo breve mandato come segretario. I giudici avevano sottolineato la “correttezza dell’operato” di Brigandì, che vantava un credito nei confronti della Lega per i compensi maturati tra il 1996 e il 1999. Inoltre, aveva notificato il decreto ingiuntivo al partito, mettendo il debitore in condizione di proporre opposizione. Dopo il processo penale, si è passati a quello civile, con la condanna del Carroccio. Tuttavia, Brigandì era già malato da tempo.