
Il Consiglio europeo resta fermo al fianco dell’Ucraina: “Supporto fino alla fine”. L’UE sblocca un prestito di 18 miliardi dagli asset russi.
- Mondo
- Dicembre 19, 2024
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Sul sostegno all’Ucraina, il Consiglio europeo è deciso: “Pieno appoggio incondizionato, qualsiasi cosa serva e per tutto il tempo necessario, sia ora in guerra che in futuro in pace”. Con queste parole, il nuovo presidente del Consiglio europeo, il portoghese Antonio Costa, ex premier socialista, ha ripreso la celebre frase di Mario Draghi, parlando ai cronisti prima della riunione dei leader europei, al fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nel frattempo, la Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen ha ufficializzato un prestito di assistenza macrofinanziaria per l’Ucraina di 18,1 miliardi di euro. Questi fondi, che saranno distribuiti in tre rate, saranno garantiti dai proventi sugli interessi dei beni russi congelati, una misura decisa quest’estate dal G7 per sostenere i crediti verso Kiev, per un totale complessivo di 45 miliardi di euro.
A Bruxelles, il programma del vertice europeo affrontava temi cruciali, tra cui il ruolo dell’Unione Europea nel mondo, con particolare attenzione alle relazioni con gli Stati Uniti, il conflitto russo-ucraino, la situazione in Medio Oriente e le potenziali tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, affrontando una crisi politica interna, ha dichiarato: “Non dobbiamo perdere di vista due obiettivi: fermare le uccisioni e arrivare a una pace sostenibile, evitando l’escalation tra Russia e Nato”. Pur dimissionario, Scholz ha sottolineato l’importanza di mantenere il sostegno all’Ucraina.
Il summit ha anche discusso delle prospettive future dell’Ucraina, inclusa la possibilità di un’adesione all’UE, come sottolineato da Costa: “Questa guerra tocca tutti noi. Riguarda il diritto internazionale e deve finire”. Zelensky ha aggiunto che la priorità è garantire l’unità tra UE e Stati Uniti, proteggere le infrastrutture energetiche e aumentare la produzione militare.
Sul fronte diplomatico, il premier olandese Dick Schoof ha chiarito che eventuali negoziati dipenderanno dalle decisioni ucraine. Allo stesso tempo, il primo ministro belga Alexander De Croo ha ribadito l’importanza di continuare il supporto militare e finanziario a Kiev, dichiarando: “Dobbiamo vincere la guerra prima di considerare altre opzioni”.
Tra gli interventi, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha sottolineato la necessità di una pace vera e duratura, respingendo qualsiasi versione imposta dalla Russia, e ha richiesto ulteriori sanzioni e finanziamenti per Kiev.
Infine, Scholz ha ribadito l’urgenza di evitare un conflitto diretto tra Nato e Russia, sottolineando che ogni decisione sulla pace deve rispettare la sovranità ucraina. Tuttavia, i leader europei restano concentrati anche sulle sfide interne, come i rapporti commerciali con la Cina e la regolamentazione dell’importazione di veicoli elettrici.