
La Banca centrale europea riduce i tassi d’interesse (e questo non è un buon indicatore per l’economia).
- Economia & Lavoro
- Dicembre 12, 2024
- 79
«I nostri esperti prevedono ora una ripresa economica più lenta rispetto a quanto indicato nelle proiezioni di settembre», afferma una nota del Consiglio direttivo.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi d’interesse principali della BCE. In particolare, il tasso sui depositi, attraverso il quale il Consiglio orienta la politica monetaria, è stato abbassato. Questa decisione si basa sulla revisione delle prospettive inflazionistiche, della dinamica dell’inflazione sottostante e dell’efficacia della trasmissione della politica monetaria. Di conseguenza, i tassi di interesse sulle operazioni di deposito, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale scendono rispettivamente al 3,00%, al 3,15% e al 3,40%, con effetto dal 18 dicembre 2024. Si tratta del quarto taglio del 2024.
Il New York Times e le difficoltà per l’Europa
Nonostante questa mossa, segnala un’analisi di Eshe Nelson sul New York Times, l’Europa non sta riuscendo a rafforzare la sua economia. Anzi, dovrà affrontare tariffe più alte sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, introdotte durante il secondo mandato di Donald Trump. «Gran parte dell’anno scorso è stato dedicato a sottolineare che l’Europa deve adottare misure drastiche per migliorare la sua competitività, ma non è chiaro da dove arriverà la leadership per i cambiamenti necessari. Ciò aumenta la pressione sulla banca centrale per sostenere l’economia con tassi d’interesse più bassi», spiega il quotidiano. «Giovedì mattina, la Banca nazionale svizzera ha ridotto i tassi di mezzo punto in più del previsto, poiché la sua valuta, vista come rifugio in tempi di stress geopolitico, si è rafforzata», aggiunge il New York Times. La prossima settimana la Federal Reserve dovrebbe abbassare i tassi, mentre la Banca d’Inghilterra dovrebbe mantenerli invariati. Secondo le proiezioni del personale, la crescita si fermerà allo 0,7% nel 2024 (dallo 0,8% di settembre), all’1,1% nel 2025 (dall’1,3%) e all’1,4% nel 2026 (dall’1,5%). La stima per il 2027 è dell’1,3%. «I nostri esperti prevedono ora una ripresa economica più lenta rispetto a quanto indicato nelle proiezioni di settembre», si legge nella nota della BCE. «Gli indicatori basati sulle indagini congiunturali segnalano una contrazione nell’attuale trimestre».
(in copertina la presidente della Bce Christine Lagarde. Foto EPA/SZILARD KOSZTICSAK HUNGARY OUT)